Cammino di Santiago de Compostela
IL CAMMINO DI SANTIAGO DE COMPOSTELA
Una preghiera del Cammino.
O Signore,
che non neghi mai il Tuo aiuto
a quelli che Ti amano,
e per quelli che ti servono
nessuna Terra è lontana,
benedici il cammino del tuo servo
affinchè con la Tua protezione e guida,
cammini senza peccato
per i sentieri di giustizia.
che non neghi mai il Tuo aiuto
a quelli che Ti amano,
e per quelli che ti servono
nessuna Terra è lontana,
benedici il cammino del tuo servo
affinchè con la Tua protezione e guida,
cammini senza peccato
per i sentieri di giustizia.
L’Itinerario
L’intero cammino è lungo circa 800 Km che si possono percorrere in 30 giorni passando dalla Navarra, dalla Castiglia e Leon per arrivare alla Galizia indicata come Finis Terrae per il suo confine ovest rappresentato dal misterioso ed affascinante Oceano Atlantico.
Molto frequentato è il cammino francese che parte dalla cittadina di S. J. Pied de Port (Francia) attraversa un tratto dei Pirenei e giunge alla prima tappa nella piccola Roncesvalles che da molti è considerata la meta iniziale del pellegrinaggio, da qui un susseguirsi di tappe tra piccoli paesini, grandi città, ostelli, chiese di campagna e cattedrali gotiche.

La meta finale Santiago de Compostela con la sua Cattedrale, costruita a partire dal 1070, nella plaza do Obradoiro, che accoglie e custodisce le reliquie del Santo.
" In questi giorni Petrus mi ha ripetuto che il Cammino è di tutti, delle Persone Comuni, e questo mi lascia alquanto deluso. Pensavo che questo sforzo mi avrebbe assicurato un posto tra i pochi eletti che si accostano ai grandi archetipi dell'universo (...) Ma ciò che Petrus mi dice è esattamente il contrario: non esistono eletti. Tutti sono prescelti se, invece di domandarsi: Che cosa sto facendo qui? decidono di fare qualcosa che risvegli nel cuore l'entusiasmo (...) Insomma, è la decisione dell'uomo di compiere il proprio destino che gli consente di essere veramente un uomo(...)"
All’interno dell’ascetica cristiana, il pellegrinaggio ha un valore di “metanoia” per l’uomo, che si è allontanato da sé e da Dio, e rappresenta un cammino nella prospettiva di diventare più uomini e più cristiani al tempo stesso. (A.M. Besnard, Il Pellegrinaggio Cristiano, Padova 1970).
Sensazioni di Viaggio.
Due frasi mi hanno accompagnato lungo il mio viaggio a Santiago de Compostela fatto nel 2004 “Lo Straordinario risiede nel Cammino delle persone comuni”, pensiero letto qualche mese prima di partire nel celebre libro di Pauolo Coelho, ed un’altra “nessuna terra è lontana…” frase scelta e scritta sulle magliette color amarando che univano il gruppo al quale mi sono aggregato...
Ripensando al viaggio la sensazione da “pellegrino” che ha percorso parte del cammino di Santiago è quella di chi non può fare a meno di raccontarlo, per esprimere la ricchezza dell’esperienza vissuta ed il valore del significato del cammino.
Parlare del cammino vuol dire raccontare di un viaggio alla ricerca di se stessi ma dove si scoprono gli altri.

Nessuno torna deluso dal cammino, tutti, una volta partiti, scoprono la forza per compierlo, lo straordinario è proprio questa scoperta della propria fatica e della fatica umana che si proietta ogni giorno, passo dopo passo, tappa dopo tappa, verso la meta finale, quella cattedrale di Santiago de Compostela che racchiude nelle sue architetture il senso ascetico verso Dio ed allo stesso tempo sembra trovare le proprie fondamenta dalla terra pervasa dal cammino di tutti i pellegrini.
La via lattea, secondo alcuni definendo il Cammino o ripensando alle parole di Goethe “l’Europa è nata dai pellegrinaggi a Santiago” si capisce la spiritualità della strada che abbatte ogni barriera ed accomuna tutti fino a scoprire che Santiago non è la fine del Cammino ma per molti è solo l’inizio.
Attilio
Attilio